Il Torace, in particolare la zona del cuore,  è un crocevia importante, anatomicamente e fisiologicamente, dove si incontrano ma anche si scontrano diversi piani: 

  • la postura, 
  • il benessere emotivo, 
  • la nostra parte spirituale,  

Come ogni parte di noi, deve essere presente e funzionante al meglio delle sue possibilità. 
In questo articolo intendo spiegare come queste parti sono collegate e quanto sia importante poter lavorare sul torace, non solo in funzione della nostra postura e capacità di muoverci bene ma anche per il nostro benessere emotivo e la spiritualità. 

Qualsiasi siano le nostre idee etiche e morali, la spiritualità è importante per la qualità della vita e questo  trova conferma in numerosi articoli scientifici che collegano la spiritualità con l'aspettativa di vita e la salute fisica e mentale. 

Il torace è una parte di tutto ciò. 

Cosa intendo con un torace presente e funzionante? 

Un torace libero da contratture involontarie e croniche dei muscoli che lo ricoprono, come gli intercostali e i pettorali per esempio.

Ma anche un torace capace di muoversi con flessibilità, quindi costole elastiche e mobili sul davanti, scapole e vertebre toraciche flessibili e ben lubrificate sul dietro di noi.

Quali sono gli indizi di un torace rigido?  

1

Stai pensando: ma perché si può muovere?

O semplicemente non ricordi l'ultima volta che hai mosso il torace? È un buon indizio del fatto che forse non lo muovi mai.

2

Hai dolore e contratture nella parte alta della schiena?

Un indizio che il tuo respiro potrebbe avvenire solo nella parte alta della schiena.

3

Toccando o sfiorando costole e sterno provi dolore?

Potrebbe essere un altro indizio di scarso movimento o poca respirazione.

4

Durante il giorno ti accorgi di essere spesso in apnea?

Di nuovo il tuo respiro potrebbe essere solo nella parte alta o essere superficiale, limitando il normale movimento delle costole.

Il torace come chiave di volta della postura

Guarda questa immagine qui sotto dell'uomo di Leonardo.
Da un punto di vista strettamente anatomico, il torace è a metà tra le due braccia e a metà tra la testa e il bacino. 

Quando ci muoviamo o siamo seduti o in piedi, siamo attraversati dalla forza di gravità, ma anche quelle generate dai nostri muscoli, sono forze che ci attraversano in verticale, in orizzontale e in diagonale passando per il torace che dovrebbe essere libero di partecipare al movimento.

Uomo vitruviano di Leonardo

Il torace è la casa di cuore e polmoni

Ma non è solo la sua posizione, il torace contiene organi importantissimi come il cuore e i polmoni (e una parte dell’apparato digerente e il timo). 

Cuore e polmoni sono strettamente legati tra loro (i ritmi del respiro e del battito sono interdipendenti).
Non sto qui ad annoiarvi con quanto sia vitale l’apporto di ossigeno perché è cosa nota a tutti. 

È interessante, invece, che cuore e polmoni siano dotati di movimento, pulsano continuamente e il ritmo di cuore/polmoni si adatta costantemente a cosa succede fuori e dentro di noi dal punto di vista energetico ma anche psico-emotivo.

Se corriamo,
polmoni e cuore si adattano a lavorare di più, per darci più ossigeno.
Se ci distendiamo sul divano, polmoni e cuore rallentano.

Se stiamo provando emozioni come paura, gioia o rabbia, cuore e polmoni accelerano.
Se sprofondiamo in un mare di tristezza, cuore e polmoni
rallentano.

Per questo sarebbe bene che anche le costole, le clavicole e i muscoli del torace che li contengano fossero in grado di muoversi in armonia. 

Dovrebbero farsi un po’ più in là per permettere una buona espansione di cuore/polmoni e poi tornare, finito l’atto respiratorio, tornare a riposo.

In questo video siamo magicamente rapiti dal pulsare continuo e coordinato di cuore/polmoni, ma porta l'attenzione al movimento piccolo ma costante delle costole e delle clavicole che vanno dolcemente più in là per permettere ai polmoni di espandersi.

Il respiro è un po' più complicato di mandare su e giù il diaframma.

Facile intuire che se tra le nostre costole e dietro tra le nostre scapole i muscoli sono accorciati, rigidi o cronicamente contratti, questo movimento ritmico venga  ostacolato.

Il torace come scrigno delle emozioni 

Invece di studiare le teorie delle emozioni o un trattato di psico-fisiologia umana, è più facile e veloce capire il rapporto tra corpo ed emozioni dalle frasi del linguaggio di ogni giorno.

  1. Non stare più in sé dalla gioia
  2. Avere il cuore in gola
  3. Sentire un tuffo al cuore
  4. Sentirsi stringere il cuore
  5. Avere il cuore di pietra
  6. Morire di crepacuore

La sapienza popolare lo sa da secoli che le emozioni sono nel corpo e se dai un'occhiata a questa ormai famosa immagine ottenuta con la tecnica della mappa di calore puoi vedere come il torace sia più o meno presente nella maggior parte delle emozioni.

mappa termica delle emozioni nel corpo umano

Queste mappe termiche indicano le zone che si attivano nelle principali emozioni. Torace, addome e la zona del viso sono quelle più presenti, non è un caso che siano largamente innervate dal nervo vago

Il torace come luogo della spiritualità

Infine c’è un aspetto ancora più sottile che ha a che fare con la nostra spiritualità.
Al di là delle religioni e delle convinzioni personali, noi umani abbiamo questa possibilità di percepire qualcosa di
grande e potente all’infuori di noi.

Che sia la natura con i suoi terribili sconvolgimenti come terremoti o uragani, o esseri intelligenti e onnipotenti non ha molta importanza, sentiamo la presenza di forze più grandi.

Abbiamo la possibilità - dentro di noi - di percepire il sublime, il meraviglioso, il metafisico.

Non sappiamo esprimerlo a parole, non sappiamo definirlo, ma possiamo percepirlo.

Il luogo dove lo percepiamo - ancora una volta non è la mente - ma è la zona del cuore.

Una frase come:

aprire il cuore,
 

con le sue infinite variazioni, significa disponibilità ad entrare in contatto con qualcuno o qualcosa o a ricevere, in entrambi i casi, apertura.
Aprire il petto, offrire il torace significa infondo anche abbassare le difese per prepararsi ad entrare in contatto con l’altro o a ricevere qualcosa.

Non è un caso che in molte religioni la posizione della preghiera sia con il petto esposto e le mani aperte o giunte a toccarsi.

Oppure di non-difesa, di arrendevolezza  come la posizione in ginocchio o con la fronte a terra, a segnare una sorta di resa a ciò che è più grande di noi.

E se la zona del torace è chiusa?

Una chiusura di questa zona indica invece una difesa e non è solo una questione linguistica e simbolica, ma anche emotiva-posturale. 

Se siamo un po’ chiusi in avanti, ci stiamo proteggendo da qualcosa, da una minaccia, reale o presunta che sia.
Siamo meno disponibili alla connessione.

il pugile muhammad ali in guardia

La posizione di un pugile in guarda, il torace è leggermente chiuso e lo sterno un po' indietro per proteggere cuore e polmoni da eventuali colpi. Non il migliore atteggiamento per entrare in contatto con il divino, ma utile in certi momenti della vita.

Aprire ed espandere la zona del cuore (anatomicamente si chiama mediastino) intreccia quindi vari piani, quello posturale, quello emotivo e quello spirituale. 

Quindi la zona del cuore deve essere aperta o chiusa?

Per vivere una vita a tutto tondo, essere capaci di coglierne tutte le sfumature, dobbiamo essere in grado di fare entrambe le cose. 
Difenderci e chiuderci va benissimo ma solo nelle situazioni di emergenza, solo nelle situazioni in cui è veramente necessario farlo. 

Altrimenti, alla lunga, diventerà una chiusura permanente alla vita, alla possibilità di provare gioia e piacere, di creare connessioni con agli altri, di vivere una dimensione spirituale in contatto con il sublime e il meraviglioso.

Quello che trovo interessante come esperta di movimento, fisioterapista e operatrice di Somatic Experiencing è che questi tre piani non sono separati uno dell’altro come compartimenti stagni ma sono interdipendenti, quando preghiamo o siamo in contemplazione, facciamo qualche tipo di movimento o siamo in qualche tipo di postura.

La posizione o il movimento che vengono chiesti, predispongono il corpo e la mente al contatto con qualcosa di superiore.
Dal corpo e con il corpo andiamo verso un altro piano.

Quando dedichiamo un tempo alla nostra spiritualità, contemplando, pregando o meditando, ci sentiamo dopo più rilassati e in pace con noi stessi.
Quello che abbiamo fatto ha un effetto sul corpo e su come ci sentiamo.

Possiamo allora usare il corpo per modificare come ci sentiamo.

La preghiera, la religiosità e l'effetto sulla salute

A guardare le foto delle persone in preghiera con l'occhio dell'insegnante feldenkrais sembra chiaro che la preghiera è un gran bell'esercizio per mente e corpo.
In effetti, sul motore di ricerca Pubmed che raccoglie gli studi scientifici in ambito medico-sanitario, ci sono diversi studi dedicati alla spiritualità e alla religiosità (realizzati tra la popolazione anziana degli Stati Uniti):

dedicare tempo alla spiritualità allunga l'aspettativa di vita, la salute fisica e quella mentale

Purché si tratti di un impegno pratico e non di una semplice adesione mentale alle credenze.
Insomma, forse tocco un argomento controverso e farò venire le bolle a qualcuno, ma andare a messa, specialmente per gli anziani (se sono religiosi) è un toccasana.

Ma si può dire lo stesso di qualsiasi pratica spirituale purché contenga un impegno pratico, appunto. 

Trasformare tutte queste informazioni in qualcosa di pratico

Se non possiamo intervenire facilmente sul piano spirituale (che è molto personale)  o su quello emotivo (lunghi percorsi psicoterapici), la cosa più facile e veloce  e alla portata di tutti è intervenire su:

  • muscoli,
  • movimenti,
  • postura.

Non mi stancherò mai di sottolineare questo concetto, possiamo partire dal corpo per lavorare sul resto di noi.
Non è l'unico approccio possibile ma sicuramente il più facile ed immediato. 

Un torace abituato a muoversi saprà andare con facilità e disinvoltura dallo stato di difesa - quando necessario - a una predisposizione all’apertura verso il mondo esterno e verso il proprio mondo emotivo interno. 

Un torace flessibile e stabile sarà un’ottima base di appoggio per un collo stanco e stufo di sostenere una testa troppo pesante  per lui (perché contiene 1,5 kg di cervello + le ossa del cranio + la mandibola + la lingua).
Una volta che scopriamo come scaricare il peso della la testa sul torace invece che sul collo, anche i torcicolli e il famoso coltello tra le scapole miglioreranno tantissimo.

Un torace elastico farà il giusto spazio per l’espansione dei polmoni nell’ispirazione dando la migliore ossigenazione possibile a tutte le tue cellule (aiutando il diaframma nel delicato massaggio che fa ai visceri).

Una buona ossigenazione è tra i migliori programmi detox possibile (lascia stare le diete strane e le tisane e succhi depurativi non hanno un effetto così importante come dicono)

Quando torace e scapole troveranno il giusto posto e il giusto movimento, sarà più facile trovare una postura eretta con poco sforzo e anche il nostro atteggiamento mentale di apertura e la disponibilità al contatto con gli altri e con il lato sublime della vita sarà più facile.

Come fare ad avere un torace flessibile?

Servono naturalmente esercizi e lezioni di movimento specifiche, imparare a muovere un torace che è stato fermo per anni non è una cosa che si fa in 5 minuti e in autonomia. 

Tuttavia posso darti due consigli rapidi che non sostituiscono un programma pensato appositamente ma posso essere una sorta di "pronto soccorso" per il torace, basati sulla scienza (e sul buon senso).

1

Sospira 

Il sospiro - presa d'aria dal naso ed espirazione completa fino ad afflosciarsi - è una normale, sana e automatica funzione fisiologica.
Crea un movimento nel torace nella fase in cui ci afflosciamo e abbassiamo le spalle.
Non c'è bisogno che io ti spieghi come, l'hai sicuramente fatto molte volte nella vita. Recupera questo movimento!
Interessanti studi l'hanno collegato ad un sollievo dal dolore e a un miglioramento della concentrazione e delle funzioni cognitive durante un compito dato.
Sospira almeno un paio di volte ogni ora.

2

Ridere a crepapelle

Hai presente quella risata che sconquassa il torace? Un po' come i singhiozzi, ma più divertente.
Quand'è l'ultima volta che hai riso così forte che la tua cassa toracica si muoveva convulsamente su e giù?
Non è facile provocarla, perché ognuno di noi trova divertenti cose diverse.
Che sia un film dei Monthy Python, di Fantozzi o di Robin Willliams, un monologo di Crozza o le barzellette di Gino Bramieri trova il modo e il tempo di ridere a crepapelle e goditi l'onda di energia che attraverserà il tuo petto.

Un programma più strutturato per il torace

Molte delle lezioni di movimento dei miei corsi online affrontano il tema delle costole, del respiro e del dorso, ma c’è una lezione speciale inventata da Moshe Feldenkrais che unisce questi tre piani di cui ho parlato e che mi ha ispirato questo articolo.

Si chiama “La preghiera” (ma non ha a che fare con nessuna religione in particolare) e dedicherò a questa lezione un mini intensivo il 29 febbraio.

Se vuoi un assaggio, ci sarà una lezione gratuita il 23 febbraio alle 19:00

Se leggi questo articolo dopo il 23 febbraio, iscriviti lo stesso, periodicamente faccio delle lezioni gratuite e quasi sempre il torace è nel menù!

Fonti delle informazioni e delle immagini

Articoli


Religion, Life Expectancy, and Disability-Free Life Expectancy Among Older Women and Men in the United States https://academic.oup.com/psychsocgerontology/article/74/8/e107/5078835

Spirituality, religiosity, aging and health in global perspective: A review
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/29349154/

Impact of Spirituality/Religiosity on Mortality: Comparison With Other Health Interventions
https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S1550830711001029

Sighs
https://www.cell.com/current-biology/fulltext/S0960-9822(16)31055-7

Reading on a smartphone affects sigh generation, brain activity, and comprehension
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/35102254/

Immagini:
Tutte le immagini dell'articolo sono prese dal web e hanno licenza creative commons per la condivisione tranne:

La foto degli sciamani di Tuva
http://russiaintranslation.com/2018/02/16/tra-due-mondi-2/

La mappa termica delle emozioni
https://www.boredpanda.com/emotion-heatmap-body-atlas/

La foto di Muhammad Alì
https://www.newsweek.com/2016/06/17/muhammad-ali-obituary-466933.html#slideshow/466453

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