Moshe Feldenkrais, storia di un uomo straordinario

​Chi è l’uomo che ha ​ideato il metodo che utilizzo di più nel mio lavoro?
Molti pensano fosse un medico ma in realtà il Dr. prima di Moshe Feldenkrais sta per ingegnere e non per medico.  
Ed era anche una cintura nera di Judo.  
Ma, soprattutto, Moshe Feldenkrais era una specie di uomo rinascimentale, eclettico, multipotenziale, con tante competenze diverse e con il talento di trovarsi in posti speciali in momenti storici speciali.

Non c’è un biografo ufficiale, per cui le notizie sulla sua vita sono un po’ raccontate da lui e un po’ dai suoi primi allievi.

​Russo, Bielorusso o Polacco?

​Nel 1904 nasce in paesino che oggi è Ucraina, ma al tempo cambierà confine 3 volte, siamo intorno all’epoca degli  sconvolgimenti della prima guerra mondiale di modo che non si è mai capito se russo, polacco, ucraino o qualcos'altro.  
Ma ​di certo, nasce in una famiglia ebrea ortodossa, discendente dal fondatore dello chassidismo.

Ma a casa ci rimane poco perché appena quattordicenne parte a piedi da solo per andare in Palestina. Siamo nel 1918, in Europa c'è la guerra.
Ci mette molti mesi ad arrivare, insieme ad un gruppo di altri ragazzi e viaggiatori e passa anche per l’Italia dove si imbarcano.

In Palestina, allora protettorato britannico, fa il muratore e poi il cartografo, studia da solo ju-jitsu scrive un libro sull’autodifesa a mani nude e uno sull'ipnosi, rimedia giocando a calcio, la lesione al ginocchio sinistro che anni più tardi lo porterà a sviluppare il suo metodo.
Probabilmente si diploma e risparmia, perché ad un certo punto, parte per andare a studiare ingegneria alla Sorbona a Parigi.

​Feldenkrais a Parigi

​Siamo circa negli anni ’30 o poco prima. Una guerra mondiale è passata ma un’altra sta per arrivare. Feldenkrais ha moglie, studia alla Sorbona ma studia anche tante altre cose.
Viene a sapere che Jigoro Kano il fondatore del Judo farà una conferenza e, chissà come, riesce ad infilarsi lì e riesce anche a fargli vedere il libro che aveva scritto sull’autodifesa a mani nude.
E qui, le versioni della storia cominciano a cambiare. C’è chi dice che Jigoro Kano ​ trovò il libro eccezionale e chi dice che ​trovò le tecniche ​inefficaci​.
​Ma senz'altro, trovò Feldenkrais molto interessante perché gli propose di aiutarlo a diffondere il judo in Europa, gli affiancò un paio di fidati maestri e in un paio d’anni di allenamento intensivo divenne cintura nera e aprì il primo dojo (luogo di pratica) in Francia, più o meno di fronte a Notre Dame.

moshe feldenkrais pratica judo negli anni '30

​Moshe Feldenkrais ​pratica judo nel dojo di Parigi, anni '30

​Feldenkrais continuò a fare l’ingegnere (lavorava nel laboratorio di Joliot-Curie, il genero della più famosa Madame Curie, a cui insegnava anche il Judo, al genero, non a Marie Curie!) e il maestro di Judo finché non arrivarono i nazisti ad occupare Parigi.

foto commemorativa del dojo di Parigi

​Foto commemorativa del dojo con Joliot-Curie. Moshe Feldenkrais è al centro in piedi. 

​In fuga dai nazisti

​Feldenkrais e signora, in grande pericolo in quanto ebrei, riuscirono a fuggire in maniera rocambolesca giusto prima dell'arrivo dei nazisti a Parigi e a mettersi in salvo in Inghilterra.
Qualcuno dice che fuggì portando con sè dell’acqua pesante (dal laboratorio di Joliot-Curie), altri che fuggì con una valigia di documenti segreti e non fu facile al confine convincere gli inglesi che non era una spia nazista (con quel nome…)

Alla fine, ​si dice che qualche collega scienziato inglese garantì per lui e Feldenkrais finì per lavorare per la marina inglese in una base di sottomarini in Scozia occupandosi di sistemi sonar. Da qui in poi, ci deve essere stato un divorzio, perché la Signora Feldenkrais sparisce dalla scene.

​Sui ponti umidi dei sommergibili, la sua lesione al ginocchio tornò a dargli molto fastidio e a costringerlo a letto.
Tante ore passate a letto nell’immobilità (che sicuramente non faceva al caso suo), lo portano a sperimentare piccoli movimenti, direzioni e traiettorie nel tentativo di capire perché alcuni giorni potesse ​camminare e altri no.

Ma non solo, data la segretezza della base militare, lui e altri scienziati erano praticamente al confino e si annoiavano molto e così Feldenkrais presentava  ai suoi colleghi ​ le sue ​nuove idee sul movimento e le tecniche di Judo.

Da tante ore di noia ma anche  confronto con altre menti analitiche, ​è nato il nucleo del metodo Feldenkrais. 

​Secondo Moti Nativ (collega israeliano ed esperto di arti marziali) il metodo nasce anche dall'esigenza di facilitare l'insegnamento del Judo. E' una ricerca documentale a cui Moti si sta dedicando da oltre 10 anni.  Se​ vuoi approfondire l'argomento Feldenkrais e arti marziali,​ puoi trovare la mia intervista a Moti qui.

​Il ritorno in Israele

​Finita la guerra, nel 1945 si stabilì a Londra, dove cominciò a diffondere le sue idee tra i suoi colleghi scienziati e a scrivere e pubblicare libri sul Judo e sul Feldenkrais.

Nei primi anni ’50 venne invitato a trasferirsi in Israele a dirigere il Dipartimento di Elettronica. Lo fece per un po’ ma poi si dedicò interamente a sviluppare e a diffondere il suo metodo, stabilendo casa e ufficio in via Alexander Yanai a Tel Aviv, famosissima tra i professionisti Feldenkrais per ​aver dato il nome ​a una vasta collezione di lezioni del maestro.

​Se frequentate un gruppo feldenkrais e il vostro insegnante vi dice: stasera facciamo una yanai, state per fare una delle lezioni classiche del metodo (tra le più belle e a volte anche tra le più difficili, come la ​famigerata Yanai n. 4​8 la rana, la lezione impossibile)

​Feldenkrais, Ben Gurion e la verticale sulla testa

​C’​era un legame speciale tra Feldenkrais e Ben Gurion, il primo primo ministro di Israrele. Quest’ultimo finì in ospedale per il mal di schiena e siccome i medici  non sapevano più a che santo votarsi, chiamarono Feldenkrais (evidentemente già da allora, ci si rivolgeva a questo metodo quando il resto non funzionava).
In ogni caso, Ben Gurion cominciò a prendere lezioni di Integrazione Funzionale (le sessioni individuali del metodo) e tra i due si stabilì una solida amicizia e un legame di stima reciproca, al punto che Ben Gurion ​pensò di promuovere ​l'apertura di una università del Feldenkrais (purtroppo al tempo non funzionò) e scrisse due lettere alla nazione sul metodo.
Era profondamente convinto che il metodo fosse straordinario e che le giovani generazioni dovessero praticarlo almeno un po’.


​​La lettera di Ben Gurion alla nazione in cui sottolinea l'importanza del metodo per le future generazioni e saluta la nascita dell'Istituto Feldenkrais

​​Dopo due anni di Integrazioni Funzionali, Ben Gurion riuscì a praticare in maniera soddisfacente una verticale sulla testa, qui sotto la famosissima foto che lo ritrae sul lungomare di Tel Aviv.

ben gurion fa la verticale feldenkrais

La leggenda dice che appena Feldenkrais dichiarò l’intenzione di mettere Ben Gurion sulla testa, questo si consigliò con i suoi esperti, i quali lo sconsigliarono tutti, prospettandogli tutti i possibili mortali effetti collaterali.
Chi dice che intervenne Indira Gandhi a sconsigliare la cosa dicendo che in India sì lo facevano, ma si insegnava ai bambini e non agli anziani, chi dice che Nehru in persona propose di inviare degli insegnanti yoga… fatto sta che Ben Gurion era - giustamente - un po’ preoccupato.

Pare che Feldenkrais lo convinse con questo forte ma semplice argomento: “se facessi del male all’uomo più amato della nazione, cadrei in disgrazia e andrei in prigione, ti puoi fidare”

Funzionò!

Lo sviluppo del Metodo Feldenkrais

​Feldenkrais divenne in poco tempo molto famoso in tutto il paese e cominciò a ricevere clienti da ogni parte del mondo.
La più famosa, Nora, è diventata la protagonista di uno dei suoi libri (il caso di Nora, un’avventura nella giungla del cervello, facile e commovente lo consiglio come primo libro sul Metodo).

​Si formò anche la prima generazione di allievi ​che ​si recavano  direttamente nella sua casa-studio.
 Cominciò a ricevere proposte dagli Stati Uniti.
Nel 1975 ​partì la prima formazione ufficiale del metodo Feldenkrais a San Francisco e nel 1981 la seconda ad Amherst, Massachussets.

Purtroppo Moshe Feldenkrais, ormai anziano, non riuscì a completare la ​seconda.
Tutti i corsi di formazione professionale nel mondo, continuano ad essere insegnanti secondo quel modello, garantendo un percorso simile a tutti i professionisti del Metodo, indipendentemente da dove ​frequentano la scuola.

​Feldenkrais ci ha lasciato un’enorme eredità di centinaia e centinaia di lezioni di gruppo e la complessa e raffinata arte ​di creare delle Integrazioni Funzionali (le sessioni manuali, irripetibili perchè create ​ad hoc per l'allievo attraverso il tocco)​, diversi libri sul suo metodo e sul Judo.

Era un uomo estremamente prolifico ed eclettico con il pallino del movimento, il suo metodo è il risultato di una sintesi di biologia, fisiologia, studi sul sistema nervoso, psicologia, pedagogia​, ​evoluzione ed arti marziali.

​Negli anni '60, Feldenkrais cominci​ò ad avere una certa notorietà e varie personalità si interessa​rono al suo metodo e ne intui​rono le enormi potenzialità tra cui l'antropologa Margaret Mead (una delle eroine della mia adolescenza e autrice di numerosi e bellissimi libri) e il neurologo Karl Pribram. Ma anche Heinz Von Foerster, l'"inventore" della seconda cibernetica, che tenne qualche lezione alla prima formazione e Peter Brook, il regista teatrale a cui si deve, in gran parte, la diffusione del metodo in Europa.

Moshe Feldenkrais con Margaret Mead and Karl Pribram

Moshe Feldenkrais con Margaret Mead and Karl Pribram

​Come molti altri del suo tempo (Ida Rolf, Elsa Grinder, Alexander) credeva nell’unità mente-corpo ma differentemente dagli altri è riuscito a rendere questa idea, una idea pratica ideando delle lezioni di movimento​ che parlano direttamente al​ cervello​, alla mente e alle emozioni.

Ancora oggi, nonostante tutti ne parlino, questa idea è difficile da accettare e ancora di più da mettere in pratica nel proprio lavoro ​per fisioterapisti, psicologi, fitness coach o simili. ​

​​Perchè allora ​il metodo Feldenkrais rimane misconosciuto?

​Me lo chiedo spesso, perchè per me è stato amore a prima vista ed è stato da subito chiarissimo, cosa potevo ottenere con questo metodo.
Tuttavia rimane un metodo poco diffuso a dispetto dei suoi ormai​ 70 anni di efficace ed intensivo rodaggio in tutto il mondo.
​Proverò a rispondere a questa domanda nel prossimo articolo.

Intanto qui sotto, ​per chi vuole approfondire, ci sono alcune foto delle copertine dei suoi libri, ordinabili presso qualsiasi libreria.
Moshe Feldenkrais non ha scritto per gli esperti, ma ha scritto per il pubblico generale. 

Non saprei consigliar​e da dove cominciare, è molto soggettivo, ma ​consiglio di leggere ​ le quarte di copertina e ​lasciasi ispirare. ​Cliccando sull'immagine ​si aprirà la pagina della casa editrice. 

​V​orresti provare una lezione?

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