Feldenkrais, gli errori da non fare
A volte le persone arrivano a provare il Metodo Feldenkrais per le più svariate ragioni, chi vuole liberarsi dal mal di schiena, dalla cervicale, chi cerca un equilibrio psicofisico o un recupero dopo un periodo complicato fisicamente o psicologicamente, magari un post-intervento o un post-gravidanza o anche come strumento di consapevolezza e crescita personale.
A volte al Feldenkrais si attribuiscono miracoli, guarigioni prodigiose, ribaltamento di infauste prognosi mediche.
In effetti, a volte è proprio così, spesso ci si arriva perchè altre strade non hanno prodotto i risultati sperati, poi finalmente questi risultati arrivano e ovviamente l'entusiasmo va alle stelle.
Il metodo Feldenkrais è un po' speciale perchè:
- la persona non è un soggetto passivo a cui imporre un trattamento, delle posture o degli esercizi,
- non si crede all'idea che un trattamento doloroso sia utile
- è originale e divertente, rispetto alla noia di trattamenti ripetitivi e sempre uguali.
Spesso si possono ottenere ottimi risultati… ma quello che si dice meno spesso è che per ottenere grandi risultati, ci vuole comunque impegno.
Il metodo Feldenkrais, questo sconosciuto
Il metodo Feldenkrais è la cosa migliore che conosco in termini di potenziale per generare un vero cambiamento nella persona (senza dover fare 20 anni di analisi o fare esercizio 3 volte a settimana per sentirti bene, o entrambe le cose, visto che viviamo in un sistema che si ostina a considerare mente e corpo come cose separate).
La ragione per cui il Feldenkrais può agire ad entrambi i livelli, è che, nel nostro sistema, ogni movimento è collegato a una sensazione, a un'emozione e a un pensiero e queste cose non possono essere separate.
In pratica
Se ti vuoi avvicinare al Feldenkrais dovresti sempre tenere a mente che, in fin dei conti, anche se ci sono bellissimi movimenti fluidi ed eleganti, si tratta sempre di apprendimento ed esplorazione e non di una serie di movimenti meccanici ripetuti con le cuffiette nelle orecchie guardando Netflix come nei migliori fitness center.
Non ho nulla contro il fatto di ascoltare musica o guardare Netflix mentre ci si allena, semplicemente quando faccio movimento preferisco stare nel mio corpo (ammesso che ci si possa allontanare! Avete mai visto qualcuno fuori dal suo corpo?)
Cosa può impedirti di raggiungere i tuoi obiettivi nelle lezioni di Feldenkrais
Qualsiasi sia la ragione per cui sei arrivato/a al Feldenkrais, ci sono alcune cose che si possono mettere tra te e i risultati che ti eri prefissato.
1. Non è possibile sbagliare e questo è difficile da accettare.
Incredibile, vero? Si potrebbe pensare che essere esonerati dal peso dell’errore sia liberatorio invece spesso causa frustrazione.
Ma questo avviene perché il concetto di giusto e sbagliato è talmente radicato dentro di noi, da anni e anni di indottrinamento scolastico e sociale, che non riusciamo a lasciarlo da parte nemmeno per una piacevole ora di movimento a settimana.
Poiché le lezioni sono esplorazioni e scoperte delle proprie potenzialità e di se stessi, non si può sbagliare, perché in effetti esplorando si scopre sempre qualcosa.
Ma se durante la tua lezione, la tua mente sarà impegnata con cosa sia giusto e sbagliato, magari guadagnerai la tanto desiderata postura eretta, ma non avrai incontrato te stesso o te stessa, non avrai trovato la tua comodità, ne' il modo facile di fare le cose.
Lo so che se vieni a lezione hai qualche obiettivo da raggiungere, sennò perché venire?
Ma il paradosso è che, è proprio togliendo dal tuo orizzonte quell’obiettivo, che riuscirai ad arrivarci più velocemente.
Ti accorgerai presto che le esplorazioni delle sequenze, vengono poi riassunte in qualche schema di movimento che potrai con successo utilizzare nella tua vita quotidiana per camminare, stare seduto, raggiungere con le braccia e più lo utilizzerai, più diventerà tuo.
Come portarlo nella tua vita quotidiana, però, è davvero compito tuo e dipenderà da:
- dalla tua curiosità (di esplorare e conoscerti),
- dalla tua attenzione a quello che fai,
- dalla forza della tua intenzione.
Curiosità, attenzione ed intenzione: sono i tre ingredienti fondamentali che solo tu puoi mettere nella lezione.
2. Voler fare troppo, troppo forte, troppo in fretta
Se pensiamo che il risultato da raggiungere sia fare il movimento bene, giusto, il giusto numero di volte, saremo troppo impegnati a pensare e poco a sentire.
Ci perderemo allora tutti i dettagli interessanti, cioè come facciamo i movimenti e come possiamo renderli più facili ed efficienti, ci perdiamo il divertimento, ci perdiamo l’occasione di passare del tempo di qualità con la persona più importante, noi stessi!
Una volta che il movimento sarà più “tuo” e sarai sicuro di poterlo fare senza farti male, nulla vieta di fare tanto, forte e veloce!
L’atteggiamento migliore che puoi portare a lezione è quello di una giocosa esplorazione, che ti porti a tralasciare per un po’ le tue solite abitudini per immergerti in un tempo dedicato alla conoscenza di te e dei tuoi schemi di azione, senza giudizi e senza risultati da raggiungere.
3. Avere troppe aspettative su di sé, sul metodo e sui risultati
In una società che ci spinge a raggiungere, a fare, alla gratificazione instantanea, se le cose non riescono come vogliamo noi ci trasformiamo nei peggiori giudici di noi stessi.
Ma se arriviamo al Feldenkrais perché magari siamo assillati da qualche dolore cronico, dalla fibromialgia o dai postumi di un vecchio incidente, di una scoliosi adolescenziale, pensare di risolvere tutto in una manciata di lezioni è illusorio.
Ci sono risultati che arrivano subito e altri per cui ci vuole un po' di tempo.
Goditi il viaggio e la scoperta di te, sarà comunque il viaggio più interessante di sempre.
4. Dimenticarsi di respirare
E’ piuttosto comune nella nostra cultura (forse non solo nella nostra) trattenere il respiro, specialmente se si sta facendo una cosa nuova o se si è troppo concentrati o c’è troppa volontà di riuscire in qualcosa.
Invito sempre gli studenti a osservare se stanno respirando oppure no a lezione, se stanno contraendo la mandibola o le labbra, finché un po’ alla volta non intuiscono che il respiro può essere completamente indipendente dal movimento.
Riuscire a mantenere un respiro fluido e tranquillo in azione è una capacità raffinata, che solo pochi esperti di arti marziali possono vantare. Tuttavia è un campo che merita di essere esplorato e ci sono circa 30 lezioni del Dr. Feldenkrais specificatamente indicate per questo scopo.
Semplicemente.... Respira!
5. Essere troppo seri
I bambini quando giocano ed esplorano sembrano serissimi, in realtà sono solo concentrati, è diverso dall'essere corrucciati o tesi nello sforzo.
Nel dolore di un movimento impossibile o non adatto a noi, non si apprende assolutamente nulla, ci si fa solo male e si vive un'esperienza sgradevole che il nostro sistema cercherà di cancellare il prima possibile.
Le lezioni sono un'occasione per tornare alla gioia della scoperta di sè e del mondo.
Non solo, se l'atmosfera è giocosa e rilassata, se il nostro sistema è a suo agio, allora ci sono le condizioni migliori per apprendere, l'esperienza dei nuovi schemi motori sarà più facile da fissare con una bella risata e con la sensazione di piacevolezza del movimento.
Ridi!
Distende il diaframma, i muscoli del viso ed è contagioso!
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