La prima volta che al corso di fisioterapia ho sentito parlare di riabilitazione dell’osteoporosi, tra me e me, mi sono detta: ma cosa c’è da riabilitare nell'osteoporosi?
Lo ammetto: era ignoranza.
Ma d’altronde si va all’università per imparare, no?
Più tardi mi è stata proposta una tesi sulla riabilitazione in gruppo dell'osteoporosi, visto che da una costola del Feldenkrais è nato un programma per la robustezza delle ossa. Si chiama bones for life e utilizza alcune lezioni e strategie del metodo Feldenkrais.
Alla fine non ho fatto quella tesi (era troppo presto) l’ha fatta e pubblicata un mio carissimo amico studiando un programma di esercizi generici… però di certo non mi sono fatta sfuggire l’occasione per capire meglio il problema.
Cosa c'entra la fisioterapia come prevenzione?
Associate all’osteoporosi lo sappiamo tutti ci sono le fratture, soprattutto di vertebre, femore e polso.
Ma quello che non sapevo, era che le persone con osteoporosi soffrono di mal di schiena, hanno spesso una deformazione della colonna e cosa, forse più importante, hanno un pessimo equilibrio, quindi, tendono a cadere!
Purtroppo però, tutta l'informazione sull’osteoporosi si basa su integratori (utili o inutili), Moc, bifosfonati, menopausa e fratture.

Ridotta mobilità, ridotta velocità del passo, postura rigida, dolori, difficoltà di equilibrio, i tratti tipici dell'osteoporosi avanzata
Ma ci sono altre cose di cui vale la pena di parlare e su cui il fisioterapista (ma anche l'insegnante feldenkrais) può intervenire:
- le cadute
- la gobba
- il dolore
- la ridotta capacità respiratoria
1
le cadute non dipendono dalla massa ossea
Non si cade perché le ossa sono più sottili e leggere, ma per la perdita di equilibrio e di coordinazione, per l'abbassamento della vista, per altre malattie, per assunzione di medicinali!
Questo significa che avere meno massa ossea di per sé, non causa la frattura.
Vuol dire che non ti devi preoccupare se le tue ossa perdono la massa?
Certo che no, ti devi preoccupare e devi fare il possibile per evitarlo, ma non si tratta solo di prendere la vitamina D e il calcio (di cui, peraltro, i giusti dosaggi sono difficili da stabilire e la regolarità dell'assunzione è difficile da mantenere) non devi trascurare il resto: equilibrio, agilità, massa muscolare.
2
la gobba!
L'osteoporosi fa venire la cifosi, cioè la gobba.
La perdita di massa ossea favorisce la cifosi che fa assumere la tipica postura curva di alcune persone anziane. E’ una cosa subdola, perché si insinua un po’ alla volta nel corso di anni e quando è manifesta, ovviamente è più difficile rimediare.
Oltre ad essere esteticamente poco gradevole, la cifosi peggiora l’equilibrio e la coordinazione, diventando un fattore di rischio per le cadute.
Il cammino diventa più lento e difficile. Le persone con cifosi o ipercifosi, cominciano a non usare più bene le caviglia per compensare le oscillazioni del cammino, di conseguenza le oscillazioni nell’andatura aumentano e il rischio di caduta anche.
Non solo... la cifosi predispone al dolore
3
il dolore
L’osteoporosi fa venire mal di schiena e dolore in altre parti del corpo. La graduale deformazione delle vertebre, che assumono una forma a cuneo, causa compressione su altre strutture come le costole e le creste iliache. Oltretutto, comprimere le costole significa respirare meno!
4
ridotta capacità respiratoria
Con una postura curva in avanti (la cifosi), anche i polmoni hanno meno spazio per respirare.
Ne consegue che tutta la capacità vitale della persona viene ridotta, sia l'ossigenazione dei tessuti, il metabolismo, ma anche la vitalità e il benessere psicologico. In sostanza la persona con osteoporosi va incontro a una perdita di qualità della vita.
Quali interventi possibili?
Il tema dell'osteoporosi è molto trattato nella ricerca scientifica, ci sono molti studi e molto eterogenei, vediamo cosa dicono le linee guida internazionali.
Emerge che l’intervento per essere efficace deve essere individualizzato. Intanto si deve valutare il rischio e poi sulla base di quello si devono valutare gli interventi.
Quali sono gli obiettivi a cui puntare?
Come raggiungerli?
1. Cammino veloce e salire/scendere le scale
Si è rivelato efficace ma deve essere un esercizio ad alto impatto, breve, intenso e ripetuto più volte al giorno. Una specie di interval training. (Tradotto: non basta, come viene spesso detto, la camminatina leggera al parco di 30 minuti o lo struscio a vedere le vetrine)
2. Esercizi di tonificazione
vanno bene per siti specifici (collo del femore, polso, etc), meglio se fatti con carico.
3. Correzione della postura
migliora la stabilità statica e dinamica riducendo il rischio fratture, può ridurre il dolore e anche la depressione.
4. Esercizi per equilibrio e stabilità
si sono ovviamente rivelati utili, ma è meglio se sono associati agli altri.
E' molto importante che il programma sia individualizzato.
Se non si è degli esperti sportivi, se è molto che non si fa esercizio, se l'età è avanzata e il rischio fratture è alto, allora è indispensabile farsi fare un programma da un professionista abilitato che ci accompagni gradualmente.
Se si è in fase pre o post menopausa, ma ancora attive, o attivi, è importante fare attività fisica variata e non dobbiamo temere anche un esercizio breve ma intenso (chiaramente bisogna arrivarci con gradualità).
Un'ultima raccomandazione per i più giovani e le più giovani.
Secondo la ricerca, chi ha raggiunto in giovane età il picco massimo di massa ossea disponibile, avrà meno rischi in futuro di osteoporosi.
Ciò significa naturalmente che vita sana e attiva ci devono accompagnare tutta la vita ma anche che, se in giovane età ci sottoponiamo a diete troppo povere o esageratamente restrittive, potremmo trovarci a pagarne il prezzo più in là!
Quindi attenzione ad avere una alimentazione ricca e variata sempre!!!
Ti sembra molto?
In effetti secondo le linee guida bisognerebbe fare:
- cammino veloce
- rinforzo muscolare
- correzione posturale
- esercizi per l'equilibrio
- esercizi per l'agilità
Fammi indovinare, la tua settimana è di soli 7 giorni! Beh, anche la mia!
Come il Feldenkrais può aiutare le persone con osteoporosi?
Perché le lezioni di metodo Feldenkrais sono appositamente progettate per migliorare equilibrio e coordinazione, mobilità e agilità.
E l'efficacia del metodo Feldenkrais nell'aumentare equilibrio è stata riscontrata da una revisione sistematica di diversi studi scientifici.
Come i vantaggi del Feldenkrais si sposano con gli obiettivi stabiliti dalle linee guida?
E i rischi?
Anche se nel metodo Feldenkrais ci sono lezioni di tutti i tipi, alcune morbide e altre intense, l’insegnante sceglie in relazione al livello e alle esigenze e capacità del gruppo.
La maggior parte delle lezioni avviene distesi sul pavimento, i movimenti sono lenti e sotto il controllo della persona (e non dell'insegnante) quindi il rischio di cadere o farsi male è pressoché nullo!
Facendo Feldenkrais risolverai tutti i tuoi problemi di osteoporosi?
Onestamente, non del tutto!
In una sola lezione, lavorerai su buona parte degli obiettivi indicati nelle linee guida.
Come dicevo sopra, secondo la tua età e il tuo stato di salute, dovresti fare anche attività fisica vigorosa.
Sono costose?
No, sia le lezioni di gruppo che quelle individuali, non costano più delle altre cose che vedi in giro come pilates, yoga o gyrotonic.
Anzi, a volte anche molto meno!
Prova una lezione online!
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Nota: le informazioni scientifiche di questo articolo sono state tratte dalle:
Linee Guida per il trattamento riabilitativo nell’osteoporosi postmenopausale e senile.
Redatte dalla Simfer, Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa
Avvertenze: le informazioni contenute in questo articolo hanno solo scopo informativo, farsi un programma riabilitativo fai da te può essere pericoloso, affidati a un professionista abilitato.
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